Momenti da ricordare: primo incontro

L'attesa sul treno, l'ansia, l'eccitazione.
Provare a dormire sul sedile, non riuscirci, pensare...
Come sarà, come non sarà? Ci sarà intesa? Sarà bello?
Stazione dopo stazione il treno va, la voglia aumenta, l'ansia cresce.

Ti vedo per la prima volta e l'ansia sparisce.
Ci sorridiamo, un po' imbarazzati.
Un bacio di sfuggita, una battuta, una risposta, un solletichino fatto quasi per scherzare...la tensione si scioglie.

In macchina guidi tu e ne approfitti.
Maledetta.
La tua mano mi sfiora la pancia, mi stuzzica i fianchi, provoca, risale, riscende.
Io che tento di fare il duro, rigido, trattengo a stento una risata.
Le tue unghie passano leggere attorno all'ombelico ed esplodo, mentre tu sogghigni...

Sull'ascensore siamo soli e adesso sono cazzi tuoi.
Mi sfuggi, ma sei chiusa in un angolo.
Le mie mani trovano i tuoi fianchi, li stringono
La bocca è vicino all'orecchio "Sai che dovrai pagare, vero?"
Le dita stringono, solleticano, ti contorci ma non ti lascio andare.
Vederti così agitata è meraviglioso...
L'ascensore arriva, ci ricomponiamo veloci.

Al bar ne approfitti nuovamente per stuzzicarmi.
Le tue unghie affilate percorrono lente ed insinuanti il dorso delle mie braccia.
Attacchi brevi, ma tremendi e il non poter reagire rende tutto più insopportabile.
Mai avrei pensato di patire tanto in quel punto preciso.

Secondo viaggio in ascensore, stessa scena.
Fuori dall'ascensore, scosti i capelli e mi mostri il tatuaggio.
Ti mordo senza pensarci due volte.
Salti e trattieni a stento un urletto.
Delizioso.

In giro in macchina, ma stavolta ne approfitto io.
Copro la tua mano, posata sul cambio, con la mia.
Un singolo dito stuzzica il dorso.
Ti vedo sorridere.
Il dito insiste, descrive piccoli cerchi.
Il sorriso si allarga.
Le dita diventano quattro, e solleticano leggere negli spazi tra le tue dita.
Togli la mano e te la gratti tutta, quasi come se potessi grattar via la sensazione in questo modo...

Il parcheggio finalmente.
Ti faccio stendere in avanti, le braccia stese sul cruscotto.
Una mano va sui polsi e li blocca.
Ora sei mia.
Un singolo dito solletica l'ascella esposta.
Ti dimeni, tiri le braccia, ma senza eccessiva convinzione...
Ed io non ti lascio andare.
Ti contorci, mi crolli praticamente addosso, ma non smetto.
Mentre ti guardo soffrire così non posso non pensare...
Averti legata, sotto di me, senza possibilità di scappare.
Impotente, implorante, il tuo corpo fremente ed esposto...

Fa caldo, e siamo entrambi sudati.
Decido di togliermi la maglia, per provocarti.
Tu non ti fai pregare, mi fai mettere piegato in avanti, i polsi sul cruscotto, come prima ho fatto con te.
Non mi blocchi, ma quasi preferirei che lo facessi.
Le tue dita e le tue unghie passano leggere...
Un massaggio, lento e sensuale.
Che si trasforma in solletico sui fianchi e attorno all'ombelico.
Maledetta...

Tempo di andare.
Un saluto, i visi che si avvicinano...
Un bacio veloce, le labbra si incontrano, semi-aperte...
Brividi di eccitazione.

Grazie di tutto ragazza!